Assisto a questa manifestazione da sempre ed con una certa emozione che ho vissuto questa 31esima edizione.
Vorrei ringraziare quel gruppo di persone, che nel tempo, ha portato avanti questo progetto, nonostante le difficoltà, e in particolare Roberto, mio padre, vera colonna portante.
La forza delle storie degli eroi e la vostra costanza hanno fatto il resto, contribuendo in maniera decisiva al mantenimento dell’istituto e alla diffusione delle sue iniziative.
Vorrei ringraziare una ad una tutte le persone che direttamente o indirettamente in questi anni hanno aderito impegnando tempo, energie e risorse fungendo da fondamentale supporto.
Siete veramente tanti e spero che presto possiate leggere il libro che racconta la storia dei protagonisti, eroi di questo tempo.
Un particolare ringraziamento va a voi, che siete intervenuti.
Guardando la sala noto amici e conoscenti, molti di voi ricoprono un ruolo importante nella società e ciò da’ lustro all’istituto, ma vi dico grazie di essere qui innanzitutto come cittadini.
Perché vedete, sin da piccoli conosciamo la diversità tra il bene e male, crescendo però impariamo anche l’indifferenza e l’egoismo e ci abituiamo nostro malgrado al loro silenzioso e licenzioso dilagare.
Complice l’omertà del petto che è chiuso e blindato dentro i suoi crucci, una cortina spessa, pesante, costituita da immagini di nostri impegni e preoccupazioni quotidiane, e della testa che ci parla senza sosta di problemi individuali e si sfinisce nel tentativo senza tregua di volerli risolvere.
Basterebbe fermarsi e ascoltarsi.
A volte basterebbe un sorriso, una carezza o un pensiero per proteggere e donare serenità a chi ci sta intorno.
Basterebbe, ma non è la strada che scegliamo di percorrere. Basterebbe dare, senza preoccuparsi; perchè è nel donare qualcosa all’altro che ci sentiamo davvero arricchiti. Basterebbe fermarsi un momento e ricordare questo semplice pensiero. Li capiremo che tutto il resto è fumo negl’occhi.
L’istituto, le iniziative e questa manifestazione servono a farci ricordare come le azioni, di oggi e di ieri, compiute da tutti coloro che hanno ricevuto il riconoscimento di San Martino, siano state spinte dal cuore e dal coraggio.
Questo ci dimostra che in realtà nel nostro Paese ed in questa nostra società c’è ancora spazio, per la Giustizia e la Speranza. E allora per coloro che hanno compiuto queste azioni straordinarie oggi noi troviamo tempo per DIR LORO GRAZIE. Con tutto il cuore. Grazie di aiutarci a ricordare il valore del dono, che è il senso più profondo della vita.
Firenze, 6.12.2014
Lorenzo Lupi