Edizione 2013 – Scudi di Bronzo

Scudi in Bronzo

 

Segr. Ambasciata di Russia, Oleg Osipov – Cons. Istituto Scudi di San Martino, Roberto Beltrami

Pavel Rogogin (Russia)

Pavel Rogogin di 21 anni, studente dell’Università Statale di Chelyabinsk, il 3 dicembre dello scorso anno, nell’intervallo di un minuto è riuscito a salvare la vita di sette persone, vittime insieme a lui di un incidente, capitato a un pulmino caduto nelle acque di un canale ghiacciato. Il ragazzo non ha esitato un secondo: mentre il mezzo stava affondando è riuscito ad uscire da un finestrino rotto e invece di mettersi in salvo, insieme ad un’altra persona, ha aiutato gli altri passeggeri ad uscire dal mezzo portandoli in salvo. Pavel si è poi allontanato. Per quasi tre giorni il corpo della protezione civile ha cercato di rintracciarlo per poterlo ringraziare dell’eroico gesto compiuto.

 

Gli Insigniti con Generale di div. Giuseppe Vicanolo, C.te Reg. Toscana

V. Brig. Bo Nicolò, V. Brig. Lecci Adriano, Fin. Sc. Tarabella Daniele, Fin. Annis Emanuele (Stazione Navale Genova –  G.D.F.)

In forza alla Stazione Navale di Genova, la notte del 7 maggio scorso, liberi dal servizio, e senza indugio, durante il tragico impatto della nave cargo “Jolly Nero” contro la Torre di Controllo del traffico Navale del Porto di Genova, che ha provocato il crollo della stessa e la morte di 9 persone, si sono immediatamente prodigati nelle iniziali operazioni di perlustrazione e soccorso nello specchio d’acqua interessato dall’incidente. Dapprima in superficie, poi in profondità in un contesto pericoloso e con ridottissima visibilità. Riuscivano a trarre in salvo un uomo che giaceva sulle macerie e a recuperare il corpo, purtroppo senza vita, di una delle persone che occupavano la Torre di Controllo.

 

Padre Alvaro Rosatelli con il C.te del Corpo Militare CRI, Col. Giampiero Alessandro

Associazione Opere Caritative Francescane Jesi (An)

L’Associazione Opere Caritative Francescane Onlus ha la propria sede a Jesi (AN), composta da religiosi e da tanti laici volontari, opera nel sociale occupandosi in particolare delle persone emarginate, in qualche modo dimenticate dalla società, cercando di dare loro una speranza di vita migliore. L’Opera Pia già dalla fine della seconda guerra mondiale si è occupata di persone in difficoltà, istituendo ad Ancona la “mensa dei poveri di Padre Guido”, ancora oggi è un punto di riferimento per le persone senza fissa dimora. Da più di dieci anni si sta prendendo cura anche dei malati di AIDS, cercando di sostenerli facendoli sentire ancora vivi e importanti per la società. Da questa idea è nata la comunità “IL Focolare”: una casa famiglia, che accoglie i malati. Tale struttura fu ideata, fondata e costruita, anche fisicamente, da Padre Silvano Simoncini che purtroppo non potè vederla funzionante in quanto morì appena pochi mesi prima. Nell’associazione gravitano sia figure professionali, medici, psicologi, infermieri, sia volontarie. Un altro progetto gestito dall’ Opera Caritativa Francescana è “Centro Noè”, una serie di alloggi protetti, ubicati all’interno della città, riservati ai malati di AIDS stabilizzati che hanno così un’opportunità di reinserimento sociale.

 

L’insignito con il C.te Prov. del CFS, Dottor Luigi Bartolozzi

Ass. Capo Sandrino Stefanelli (C.F.S.)

Libero dal servizio, mettendo a repentaglio la propria vita, nel pomeriggio del 14 gennaio 2012, con eccezionali capacità, elevate virtù civiche e disprezzo del pericolo, in condizioni di estrema pericolosità, si attivava con i mezzi propri a disposizione per mettere in salvo un l’occupante, in evidente pericolo di vita,  dell’abitazione in cui si era verificata l’esplosione della caldaia, e mettendo in sicurezza l’intera area.

 

L’insignito con il C.te Istituto Geografico Militare, Gen. Agostino Biancafarina

Cp. magg. scelto Raffaele di Leone ( E.I.)

Magnifica figura di militare animato da profondo senso del dovere e grandissimo coraggio. Volontario in servizio permanente, in forza al Gruppo Tattico di manovra della Task Force ITALBATT, su base 32° reggimento carri, rientrato in Italia per una licenza, mentre si trovava nel tratto di spiaggia antistante uno stabilimento balneare a Torre di Paestum (SA), notava in acqua un giovane di 14 anni in evidente stato di difficoltà. Resosi conto della gravità della situazione non esitava ad intervenire traendo in salvo il malcapitato, salvandogli così la vita.